Bertolt Brecht Teatro
Incubi, lazzi e sogni di Cetrulo Pulcinella.
Lo spettacolo, frutto di una ricerca sulle possibili interazioni tra il teatro di figura, il teatro d’attore e quello di strada, cerca attraverso un cantastorie di raccontare un’epoca, dagli anni prima del grande conflitto ai nostri giorni.
Pulcinella, le sue lotte, i suoi sogni ed i suoi incubi, sono lo sfondo sul quale si snoda il racconto in cui altri strambi personaggi fanno irruzione. Il risultato è uno spettacolo divertente, a tratti grottesco con, a volte, sfumature malinconiche.
Fernando, detto “la montagna” per la sua mole, pescatore e panettiere, personaggio realmente esistito, è anche il pretesto per l’attore/autore di raccontare le sue tappe artistiche che, partendo dalla musica, approda prima al teatro di strada poi al teatro di ricerca ed a quello di figura.
Di e con Maurizio Stammati
Tecnica: teatro di strada, teatro d’attore, teatro di figura.
Dai 5 anni in su
Il Teatro Bertolt Brecht viene fondato nel 1974 a Formia ed inizia sin da allora un lavoro di ricerca sull'arte dell'attore.
Dopo un primo periodo di studio sulle tecniche della pantomima, risulta decisivo per le sue scelte successive l'incontro con quella corrente del teatro di ricerca nota col nome di Terzo Teatro. I componenti del gruppo svolgono in momenti ed occasioni diverse attività ed esperienze formative con le maggiori personalità del Terzo Teatro, da Eugenio Barba(Odin Teatret - Danimarca) a Jerzy Grotowski (Polonia) e stabiliscono contatti e collaborazioni con i principali gruppi italiani: Piccolo Teatro di Pontedera, Teatro Potlach di Fara Sabina (RI), Teatro Tascabile di Bergamo, ecc.
Il Teatro Bertolt Brecht non è solo una piccola sala di 70 posti, non una persona, non un insieme di persone ma quello che qualcuno chiama un 'non luogo'. Un 'non luogo' di incontro, confronto, promozione culturale, un'idea, un modo di pensare non solo il teatro, una vera e propria filosofia di vita, una carovana itinerante tra Italia ed estero con un'attenzione particolare per il teatro per ragazzi. La scena non diventa il posto privilegiato per apparire ma per comunicare, le poltrone non per stare a guardare ma per partecipare. Musicisti, attori, scenografi, registi e menestrelli di ogni tipo portano avanti ormai da 40 anni un modo partecipato e coerente di fare cultura.